Ilaria Centola, classe 1968, dopo studi universitari nel mondo della comunicazione, collabora con importanti agenzie pubblicitarie diventando senior account, gestendo grossi budget pubblicitari e specializzandosi nell’organizzazione di eventi.
A un certo punto della sua vita decide che una delle sue passioni dovrà anche diventare il suo lavoro e, con un gruppo di professionisti milanesi formati nel mondo dell’arte e della comunicazione, crea il Comitato Promotore Step, che nasce nel 2009 con l’intento di essere un punto di riferimento per l’arte contemporanea giovane in Italia. Al suo interno viene organizzata la prima edizione di Step Art Fair che si identifica immediatamente come evento d’arte complesso, costituito da una serie di eventi culturali, performance e new media.
“Step Art Fair”, di cui Ilaria Centola sarà la direttrice, verrà organizzata a Milano fino al 2014 in location differenti come gli East End Studios, il Museo della Scienza e della Tecnica e la Fabbrica del Vapore, ospitando nelle sue 5 edizioni oltre 200 gallerie, 30 progetti speciali e 12.000 visitatori tra pubblico generico, collezionisti d’arte, giornalisti e operatori del settore, e costruendo forti legami con realtà istituzionali come l’Accademia di Brera. I format vanno rinnovati, serve specificità, il gruppo si scioglie ma Ilaria Centola continua il suo percorso e crea una nuova realtà: Uncode. Con questa nuova struttura decide di lanciare una nuova sfida al mondo dell’arte: una fiera incentrata esclusivamente su scultura e installazioni, e, con l’aiuto del curatore Valerio Dehò, nel 2014 nasce “Milano Scultura”. Parallelamente Ilaria Centola si occupa di artisti che spaziano tra pittura, scultura, fotografia e video arte, organizzando per loro mostre e momenti di crescita professionale come la mostra “CHORUS - 10 artisti in contemporanea” organizzata nel 2019 al MAC di Milano.
Valerio Dehò ha studiato a Bologna “Filosofia della scienza” e “Logica” laureandosi nel 1979. Ha anche studiato “Estetica” con Luciano Anceschi e “Semiotica” con Umberto Eco.
Dopo la laurea ha fondato con altri la cooperativa “Il Minotauro” occupandosi ai arti visive e promozione culturali. La sua prima mostra da curatore è stata “L’assassinio come una delle belle arti” nel 1981. Ha lavorato a Milano presso l’Electa per un paio di anni imparando il mestiere di redattore di grandi opere e scrivendo per vari cataloghi, monografie ed eventi come l’Expo Universale di Vancouver del 1986. Nel frattempo aveva accettato un posto da funzionario presso il Ministero per i Beni Culturali.
Nel 1988 diventa giornalista pubblicista e intensifica la sua attività di critico d’arte. Dagli anni Novanta si occupa solo d’arte lavorando presso Kunst/Merano arte fino al 2015. È stato commissario della Quadriennale e ha curato mostre in Italia e all’estero. Attualmente insegna “Estetica” all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha pubblicato oltre cento cataloghi e scritto 5 libri sulle teorie dell’arte.
Milano Scultura, la fiera d’arte tematica italiana, torna a ottobre alla Fabbrica del Vapore, luogo in cui si è fatta conoscere in tutta Italia.
Lo spazio ex Cisterne, con i suoi milleduecento metri quadri distribuiti su due livelli in uno spazio post industriale al centro di Milano, è la sede perfetta per un’idea originale che ha bisogno di una grande città della cultura come Milano per ridefinire la voglia di arte autentica.
Il progetto vuole rappresentare quell’ulteriore tassello che contribuisce a confermare Milano quale luogo privilegiato per l’arte contemporanea, facendo convergere in essa le gallerie, gli spazi e i soggetti che si occupano di scultura in Italia ed in Europa.
Alla Fabbrica infatti ci saranno non solo le gallerie e gli artisti, ma la scultura potrà vivere un fine settimana intenso di discussioni e di presentazioni, con i giovani delle Accademie favorendo l’affermazione della scultura come public art, come un’arte, quindi, che i cittadini possano considerare vicina e famigliare.